3.40 g di iodato di potassio vengono fatti reagire con 3.00 g di ioduro di potassio in soluzione acida. Calcolare la massa di iodio che si forma. La reazione è quantitativa.
la mia domanda: non potendo scrivere tutti i prodotti che si formano con sicurezza posso procedere supponendo che il rapporto tra lo Iodio prodotto e il reagente limitante sia 1:1?
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Se scrivi la reazione bilanciata:
5I(-) + IO3(-) +6H(+) ----->3I2 + 3H2O
vedi che il rapporto stechiometrico tra I2 e ciascuno dei due reagenti è diverso:
3:5 rispetto allo ioduro e 3:1 rispetto allo iodato. Non puoi calcolare quanto iodio si forma finché non trovi quale è il reagente limitante.
Non so se però ho capito bene la tua domanda.
Qualche commento sul bilanciamento della reazione.
E’ lo stesso elemento in due composti diversi a ossidarsi e a ridursi, formando iodio elementare:
lo iodio dello ioduro si ossida di 1, passando da -1 a 0;
lo iodio dello iodato si riduce di 5, passando da +5 a 0. Quindi il rapporto tra i due iodi, cioè tra ioduro e iodato è di 5:1. In totale avremo tra i prodotti 6 atomi di iodio (quindi 3I2).
Dopo di che si completa il bilancio ionico aggiungendo 6H+ tra i reagenti (per bilanciare le 6 cariche negative tra i reagenti). Infine si aggiunge acqua quanto basta (3H2O tra i prodotti) per completare il bilancio di massa e far tornare gli atomi di ossigeno e idrogeno.
Adesso che la reazione è bilanciata calcoliamo le moli di KI e KIO3 disponibili (moli = massa in g/massa molare).
Moli di KIO3 = 3.40/214 = 0.0159
Moli di KI = 3.00/166 = 0.0181
Il rapporto stechiometrico KI / KIO3 è di 5:1, mentre il rapporto molare è di 0.0181:0.0159 = 1.14
Quindi KI è in difetto per cui costituisce i reagente limitante: lo iodio che si forma dipende esclusivamente dallo ioduro di potassio disponibile.
Quindi:
moli di I2 = moli di ioduro di potassio x 3/5 = 0.0181 x 3/5 = 0.0108 moli
Calcoliamo la massa moltiplicando le molio per la massa molare di I2:
massa di I2 in g = 0.0108 x 253.8 = 2.75 g
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Approfitto di questa domanda ancora aperta per completare la risposta alla tua domanda precedente sulla soluzione tampone. Cioè come fare a capire che siamo in presenza di una soluzione tampone.
Esistono sostanzialmente due tipi di soluzione tampone (in realtà ci sono anche altri casi particolari di soluzioni tampone, ma evitiamo complicazioni):
a) acido debole + sale dell’acido debole con una base forte. Ad esempio:
Acido acetico + acetato di sodio (ottenuto ad esempio da CH3COOH + NaOH che è base forte)
b) base debole + sale della base debole con un acido forte. Ad esempio:
Ammoniaca + cloruro di ammonio (ottenuto appunto da NH3 + HCl che è acido forte).
In pratica per ottenere una soluzione, ad esempio del tipo a, si può mettete in soluzione direttamente una miscela dell’acido e del suo sale. Oppure, come nel caso dell’esercizio che abbiamo svolto, mettere in soluzione solo l’acido (ad esempio HClO che è acido debole) e formare poi il suo sale con l’agginunta della base forte (ad esempio idrossido di bario e altra base forte) .
Se vuoi qualche informazione aggiuntiva su come si calcola il pH di soluzioni tampone puoi leggere questa risposta che avevo dato sull’argomento ad un altro utente:
http://it.answers.yahoo.com/question/index;_ylt=Aq...