aereo turistico max 20 posti come quello dei poveri italiani dispersi in venezuela...diciamo che si è un chilometro o meno dalla costa...non sarebbe meglio buttarsi fuori e saltare giù..che aspettare lo schianto dell'aereo con il mare?Dal punto di vista fisico caambierebbe qualcosa?
grazie
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io mi sforzerei di diventare credente in 2 minuti e pregherei tutti i santi.
Un aereo senza motori può planare, e a seconda dell'efficienza di avere una planata più o meno ripida, in linea di massima una efficienza almeno pari a 10 è verosimile, il che significa che è in grado di percorrere 10 metri in orizzontale ogni metro di quota persa, quindi (se si riesce a mantenere il controllo) planando si riesce a limitare moltissimo la velocità d'impatto(comunque è sempre inferiore a quella di un corpo in caduta libera) ed inoltra le strutture aeronautiche sono fatte in modo che all'impatto si deformino per assorbire almeno in parte l'energia dell'impatto in modo che agli occupanti ne venga trasmessa il meno possibile(quindi è molto meglio esser dentro che fuori).
Se l'ammaraggio riesce gli aerei passeggeri dovrebbero essere in grado di rimanere a galla almeno per qualche minuto in virtù della loro relativa leggerezza e dei volumi abbastanza grandi di ali e fusoliera.
Mettere un sistema di seggiolini eiettabili sugli aerei passeggeri è abbastanza impraticabile per svariati motivi che avevo già spiegato nei mesi scorsi e te la ripropongo:
"i costi, il peso(un seggiolino eiettabile pesa di + e deve essere montato in un supporto non molto diverso da una rotaia x il lancio), per il fatto che già i piloti militari che sono selezionati fisicamente non si fanno benissimo quando si eiettano, immaginati cosa potrebbe succedere ad un bambino o un anziano...e poi i pesi, i seggiolini tipo martin-backer sono pensati per un pilota militare di cui si sa l'altezza media e il peso medio. Figurati che nell'USAF hanno avuto problemi nell'adattare lo stesso seggiolino per le donne pilota militari perchè in generale le donne pesavano meno dei colleghi uomini e quindi subivano accelerazioni troppo forti dal seggiolino...
e poi dovrebbe essere predisposta una apertuta(esplosiva) per ciascun sedile...(cioè in pratica l'aereo sarebbe "imbottito" di esplosivo, il chè non è il massimo in caso di incendio)
E poi ammesso di riucire a fare tutto ciò che serve per l'eiezione di tutti gli occupanti di un aereo di linea , prova ad immaginare un centinaio(per aerei tipo Md80 o 737) o qualche centinaio(per aerei tipo Md-11, 747, 767, 777, A330, A300) di passeggeri che vengono eiettati contemporaneamente o quasi....tutti i paracaduti si ingarbuglierebbero fra loro, se invece l'eiezione fosse temporizzata servirebbe troppo tempo, immagina anche solo 1 secondo fra un eiezione e la successiva, su un aereo da 200 posti servirebbero 200 secondi, che sono ben 3,3 minuti...
E quando ci sono 2 piani sovrapposti che si fa?(ok è raro, ma in un B747 o A380 il problema ci sarebbe) cosa faresti? salveresti solo quelli del piano superiore?"
Caro Luca A,
un aereo con problemi che lo costringano all'atterraggio forzato, ha solo la possibilità di effettuare un volo planato fino al raggiungimento del suolo o dell'acqua.
Nelle scuole di volo si simulano queste situazioni, per far imparare ai piloti come si controlla lo stesso il velivolo anche in assenza di spinta dei motori. Ovviamente si sfrutta la quota residua e si imposta la velocità ottimale di planata per percorrere la massima distanza possibile prima di impattare col suolo o acqua.
Le due condizioni come potrai ben immaginare sono molto differenti, vuoi per gli ostacoli o irregolarità in un caso , oppure l'altezza delle onde nell'altro.
Saltare fuori senza paracadute equivale al suicidio, mentre se il pilota, la fortuna, il fattore "C", ed altro permettono anche pochi istanti di galleggiamento allora qualche probabilità di salvarsi rimane!
Quei poveri in Venezuela probabilmente si sono infilati letteralmente nell'acqua come un siluro.
Al momento del distacco dall'aereo la velocità di caduta sarebbe la stessa dell'aereo.
L'accelerazione nella caduta sarebbe identica a quella dell'aereo.
Nell'aereo avresti il vantaggio di sfruttare una portanza residua delle ali che contrasta la caduta, il tentativo di ammaraggio del pilota e l'assorbimento di energia dell'impatto con l'acqua da parte dello scafo dello stesso.
Conviene rimanere nell'aereo.
se precipita...cadiamo....fa nnt....morire può essere bello...io l'ho provato..ma sn rimasta viva..ke sfortuna
cambia molto se avessi preso il treno
ti rispondo in maniera seria ad una domanda che, senza offesa, non lo è molto..
.tu proporresti di saltare fuori dall'aereo. per fare ciò l'aereo dovrebbe viaggiare in moto quasi orrizzontale perchè altrimenti i passeggeri non potrebbero muoversi all'interno della carlinga.. questa tua proposta incontra parecchie resitenze.
1- un aereo che precipita difficilmente si muove in moto orizzontale e anzi generalmente effettua una picchiata verso terra sempre che sia ancora tutto integro e non si sia spezzato in più tronconi.
2- se anche il moto fosse orizzontale aprire il portellone in volo sarebbe qualcosa di etremante faticoso visto che vi sono differenti pressioni fra l'interno della cabina e l'esterno.
3- se anche riuscissero ad aprire il portellone rimarrebbe il problema di buttarsi in acqua. poniamo che l'aereo riesca a volare a 100 mt sul pelo dell'acqua (cosa difficile per un aereo normale figuriamoci per uno in emergenza) l'impatto con l'acqua per una persona sarebbe cmq molto duro.
4- generalmente in caso di emergenza si fanno sedere tutti i passeggeri con l'obbligo di cinture allacciate anche in caso di tentato ammaraggio.
quindi traendo le dovute conclusioni la cosa risulterebbe impossibile
troppi film d'azione....
Le velocità di impatto sarebbero le stesse più o meno, quindi cambierebbe poco, però se sopravvivi all'impatto non sei intrappolato in un animale d'acciaio.... dubito comunque che all'impatto coll'acqua si rimanga in vita, a quelle velocità ..
Teoricamente ti ammazzi in tutti e due i modi, ma solo per curiosità , hai presente che se ti butti senza paracadute ti spiaccichi contro l'acqua a 200 km/h (è come schantarsi nudo a 100 km/h contro un muro per capirsi, ti frantumi tutte le ossa) mentre se sei nell'aereo e la manovra riesce, è vero che ti prendi una botta, ma potresti sopravvivere esattamente come se andassi a 100 con l'auto?.
La possibilità esiste e la dimostano i vecchi piloti della II guerra mondiale (giapponesi, tedeschi, americani, inglesi ecc.) ammarati sulla Manica o nel pacifico.
Esistono filmati di guerra con atterraggi mancati sulle portaerei (da parte di aerei colpiti dal nemico) dove l'aereo si sfracella, spezza le ali e storce l'elica ma il pilota ne esce fuori da solo.
Il vero problema è che quei piloti sapevano uscire dal velivolo, i passeggeri no (mai visto in tanti voli una prova di evacuazione vera)
Piccola nota, un mustang o uno zero (due caccia dell'epoca) hanno la velocità di crocera di circa 400 km/h , la massima su 800 e credo la minima sui 150 - 200, come quei piccoli turboelica di cui parli
Meglio stare a bordo, piegarsi e sperare che morire di sicuro perche ti lanci in quota senza paracadute (se lo fai a che altezza lo faresti poi, 500, 1000 metri? a 100 metri (30 piani) sei in acqua in pochissimi secondi anche con l'aereo