Sale gente di Answer... volevo porvi una domanda. Negli ultimi giorni si sono sentite notizie sempre più agghiaccianti di violenze perpretate ai danni delle donne. Ultima, mo non per questo meno grave, l'assassinio di una 15enne per mano del suo "fidanzato" 17enne, che oltre ad averla uccisa, ha anche dato fuoco al corpo e cercato di depistare le indagini additanto presunti ignoti colpevoli, prima di confessare...
Ora io mi chiedo, ma perchè stà accadendo tutto questo? Cosa succede agli uomini? A noi uomini??? siamo usciti pazzi o cosa???
Io sono fidanzato da più di 2 anni con una ragazza che amo tantissimo, e in questi 2 anni, nemmeno nelle peggiori delle nostre litigate, non mi ha mai solo sfiorato il pensiero di alzare un dito adosso.... Invece adesso si sente di uomini, ragazzi che perdono la testa e diventano dei mostri, degli assassini, in men che non si dica... Ma come è possibile tutto ciò?
ditemi la vostra...
PS sò che la categoria non è proprio quella giusta, però in questa sezione conosco molti utenti che rispetto e stimo, e che spero vorranno esprimere il loro punto di vista.
Grazie a chi vorrà rispondere seriamente e concretamente
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Answers & Comments
Verified answer
Essendo un "vecchio" answeriano, ho imparato ad apprezzare il tuo modo intelligente di affrontare le discussioni, tu ragioni da persona matura e molto equilibrata e quindi cercherò di rispondere alla tua domanda nel modo più esaustivo possibile, ovviamente esponendo un parere, del tutto personale, al riguardo.
Direi che i molti, terribili fatti di cronaca che sentiamo abbiano tutti un comune denominatore: l'insicurezza. Purtroppo molti uomini non hanno saputo accettare i tanti cambiamenti della società femminile. Per secoli la donna è stata succube del padre, poi del fidanzato, poi del marito. Quasi sempre dipendeva da loro economicamente e non aveva quasi mai possibilità di essere considerata un essere umano alla pari; si pensava che la donna dovesse badare alla casa, ai figli, compiacere il marito magari tenendosi pure le corna e accontentarsi di quel ruolo. anni fa le donne subivano in silenzio, non avevano mezzi per ribellarsi e per vivere. Le cose sono molto cambiate, le donne hanno raggiunto la parità in molti campi (studio, lavoro, ecc.) e quindi sono diventate indipendenti. Possono lavorare, mantenersi, essere insomma libere di vivere come desiderano. Tutte questo ha destabilizzato molti uomini, la sensazione di non avere più nessun controllo sulla propria donna ha creato loro un' infinità di insicurezze.
Insicurezze che molte volte vengono recepite come gelosia (quando sono moderate) e che si limitano a qualche discussione. Le cose cambiano quando si legge (spessissimo anche su Answers) di ragazzini che proibiscono alla loro ragazza di uscire con le amiche, di salutare i compagni di scuola maschi, ecc., quella ovviamente non è più gelosia ma insicurezza che degenera in un rapporto "malato", dove non c' è nessun rispetto e nessuna considerazione per una ragazza, dove la si considera come una cosa propria di cui dover disporre e quando, la poverina, si azzarda a aprire bocca per far valere le proprie ragioni, nel migliore dei casi la si lascia, altrimenti scatta la violenza dapprima verbale e poi anche fisica, quando poi non si arriva addirittura a gesti terribili.
Per complicare poi il tutto moltissime ragazze, piuttosto che rimanere senza un ragazzo (pare che senza fidanzato non si possa stare!) accettano di tutto: dalle piccole gelosie, che diventano sempre più grandi, sino poi a perdere il controllo della situazione. Se dall' inizio di un rapporto una ragazza esigesse rispetto, lo stesso rispetto che il ragazzo pretende, forse certe relazioni non inizierebbero nemmeno.
Il rimedio a tutto ciò? Sono convinta che sia insito nell' educazione che viene impartita in famiglia. Se l'esempio che viene dato dai genitori a un ragazzo è quello del più bieco maschilismo, lui cosa mai potrà imparare se non essere come il padre? I ragazzi dovrebbero essere educati a rispettare la libertà altrui, che sia uomo o donna, si dovrebbero insegnare loro tutti quei valori che pare si siano
persi e forse tante insicurezze e tanti problemi nemmeno sorgerebbero.
Ciao Orso, guarda non ho parole: soprattutto l'omicidio della ragazzina mi ha colpita particolarmente. Ma come si fa già a 17 anni avere una tale cattiveria e freddezza. Non so se avete sentito come ha risposto il ragazzo durante l'interrogatorio: ha raccontato tutto in modo talmente asettico, preciso e gelido, che mi ha lasciata senza parole; inoltre ha concluso dicendo che era stanco, aveva sonno e doveva tornare a casa per dormire.
Io non voglio essere esagerata, ma credo che non sia sensato definire il carcere "come rieducativo": cosa c'è da rieducare in casi simili? Il problema è il marcio che c'è in queste persone, e dubito si possa cambiare. Quanti uomini, che ammazzavano prostitute, dopo essersi fatti qualche anno di carcere sono tornati a riucciderle? Nella cronaca nera veronese ce n'è stato ben più di uno.
Detto ciò, io credo che non sia una "moda" degli ultimi tempi, anzi, è un fenomeno che si protrae nel tempo, solo che ora se ne dà maggior voce a livello nazionale: infatti nei telegiornali radio regionali (almeno quello veneto, lo ascoltavo ogni mattina andando in università) è già da molto che si parla del femminicidio. Inoltre, non so se guardate il venerdì sera su rai 3 il programma "Amore Criminale", nel quale si parla di storie di donne che vengono ammazzate da fidanzati, ex o mariti: è già da qualche anno che viene trasmesso e credo che ciò dimostri che il femminicidio è un fenomeno che esiste da molto tempo, oserei dire dai tempi dei nostri nonni e anche prima, molto prima. Infatti mia nonna mi racconta spesso delle precarie condizioni delle donne anni ed anni or sono: donne picchiate dai mariti, maltrattate, derise, sfruttate ed addirittura mi raccontava che una sua vicina di casa veniva picchiata dal marito con la cinghia.
P.s. per fortuna che esistono ancora uomini come te, degli Uomini con la "U" maiuscola, e questo mi consola. Non smetterò mai di dirti quanta stima io abbia per te.
Nonostante la mia giovane età (quasi maggiorenne) so cosa si prova ad avere un uomo al proprio fianco aggressivo! Ecco, credo proprio che parte tutto da qui, dall'aggressività nel porsi alla persona amata. Già partendo da una stupida litigata, lui si arrabbia a tal punto da darti uno schiaffo, questo è un segno soprattutto quando sai di aver ragione in quella discussione. Se continua a farlo è una battaglia persa in principio. Noi donne, piccole o grandi, non dobbiamo farci sfiorare da uomini così. Troncate la relazione, chiudete tutto, perchè non è questo che meritiamo! Sono allibita da ciò che sta succedendo ad oggi, arrabbiata, frustrata e demoralizzata da tutto ciò che sento e vedo. Chiunque potrà trovarsi in una situazione così, l'importante è reagire e non permettere più che queste tragedie accadano ancora! è stato un piacere risponderti, finalmente delle domande sensate a cui posso rivolgermi. Complimenti per questo post :)
io credo che avviene tutto ciò per mano dell industrializzazione..piu ci stiamo allontanando dalla natura e dalla sua purezza piu ci stiamo avvelenando i cervelli....ogni giorno siamo bombardati da stress,da obblighi e da situazioni pesanti.poi metti che certa gente è anche malata mentalmente e a piede libero e il gioco è fatto!!chi agisce cosi è una persona malata,che sotto stress invece di reagire normalmente si lascia cullare dalla follia...personalmente credo che la pazzia sia sempre esistita nell essere umano (vedi periodo medievale dove qualsiasi donna poteva essere accusata di essere una strega e bruciata viva)ma adesso nel 2013 che ancora ci sia gente malata in libertà è vergognoso...la cosa che piu mi stupisce è come nessuno si sia accorto dell instabilità di questo ragazzo...non credo che sia impazzito tutta una volta deve aver dato segni di squilibrio prima che nessuno ha colto!