Circola da qualche settimana in rete questo scritto di Elsa Morante, che ho ricevuto oggi e mi piacerebbe condividere con voi:
"Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di
delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la
condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché
il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per
insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e
tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle
sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto
che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il
dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie
sempre il tornaconto.
Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile
effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo
onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto
seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi
atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della
gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il
capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano.
Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza
credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di
famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si
circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile,
e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un
proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole
rappresentare."
Qualunque cosa abbiate pensato, il testo, del 1945, si riferisce a
Mussolini...
Update:@ Giuseppe: ogni persona può avere i suoi lati chiari-oscuri, e qui la frase è riportata con altro scopo che non è quello di gossip socio-letterario.
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Ciao ;- )
Quando si dice " Corsi e ricorsi storici ", sembra incredibile il ripetersi di situazioni
così simili, che sostituendo il personaggio principale, la storia si ripete, come se nulla fosse già accaduto in precedenza e neanche troppo tempo addietro.
Auguri per la tua festa e ..HoUnSorrisoPerTe ;-)
E' una cosa che ultimamente gira molto su facebook e simili,ed è oggettivamente imbarazzante vedere che calza a pennello per Berlusconi,dovrebbe far riflettere.
Sì, già letto.
Comunque alla cortigianeria di non fà nessuno effetto.....
...è' questa la vera tragedia, mica il tanghero che li rappresenta.
Lui è solo uno scandalo.
Tragicamente vero. Però non dice che ciò che aprì le porte del potere a Mussolini fu la tragica condizione delle istituzioni democratiche italiane del periodo e la drammatica situazione dei reduci, per i quali due intere classi di giovani, contadini sopratutto, erano morti nella prima guerra mondiale (600.000 e tutti militari) e al ritorno tutte le promesse fattegli furono disattese e in più erano mutilati, ammalati e disoccupati. Si perchè l'Italia del dopoguerra era un paese prostrato, affamato, affossato dai debiti con un'inflazione spaventosa. Ai soldati contadini erano state fatte delle promesse, le prime tra le quali la possibilità di possedere la terra. La piccola media borghesia stava fallendo, era in sofferenza. In questo panorama disastroso a Giolitti fu affidato il compito di formare un governo che trascinasse l'italia fuori dal marasma e negoziasse i termini della vittoria a Parigi (dai disastri dell'epoca verrà il tragico detto della vittoria mutilata). Giolitti non fu in grado di portare avanti le riforme necessarie, perchè affossato dai popolari di Don Sturzo, antesignani della DC, e dai socialisti che volevano la trasformazione della società , se avessero avuto la maggioranza anche in maniera cruenta. Il primo partito era già profondamente segnato da tratti populistici e clientelari, specie verso i grandi latifondi del Sud e verso la chiesa, il secondo era pervaso da singulti ideologici forcaioli e rivoluzionari. In tutto questo il resto della società italiana, dimenticato, disilluso, affossato, stremato, non ben rappresentato, arrancava. Il re stesso vedeva nella confusione che regnava un gran pericolo per la tenuta della società (ovviamente improntata a un regime monarchico, insomma, gli premeva soprattutto il suo di cadreghino). Quando emerse un uomo forte i due massimi partiti populistici che avevano affossato il governo, neanche allora riuscirono a fare un fronte comune e unito. Se non nell'interesse dell'Italia e del suo popolo, tutto!, almeno nell'interesse loro. Le fascie di disperati che avevano combattutto ed erano morti, feriti e mutilati furono immediatamente pronte ad accorrere al richiamo di un uomo che gli prometteva il riscatto, dimenticati come erano stati da tutti gli altri ed ebbero buon gioco nel prendere il comando con un'azione di forza sicuramente bloccabile ma che non lo fu per il disaccordo dei due principali partiti, l'apatia di un'Italia stremata e oramai non più rappresentata e l'appoggio tacito di un re che vi vedeva la soluzione di mali peggiori.
Si fa presto a parlare e commentare ma non bisogna limitarsi a un ristretto periodo storico scordandosi di tutte le cause che portarono ad esso. Perchè questa è la vera ignoranza della storia che condanna a riveverla. Insegnarla o studiarla a metà può essere altrettanto dannoso che non studiarla affatto.
Prova allora a fare dei parallelismi tra la situazione pre di allora e quella che tu richiami oggi e domandiamoci chi sono i veri colpevoli dello sfascio attuale. Noi dobbiamo pretendere un governo serio da qualsiasi parte esso si proponga e non demonizzare una parte e cosi facendo giustificare integralmente l'altra. Ognuno per parte sua dovrebbe imparare a domandare serietà , perchè questo è un periodo serio e difficile e da destra, come da sinistra arriva solo un deserto di corrutele e scandali sessuali. Io non mi sento più rappresentato da nessuno, e voi?
Della Morante mi hanno raccontato dei vecchi socialisti età media 90 anni, che la Morante aveva esaltato Stalin che schiacciò Hitler, ma dopo le rivelazioni di Kruciov non fece nessun commento, sarà che Pincherle Moravia l' aveva distratta..............
Ecco come siamo messi noi italiani: da un duce a un altro!
Pettegolezzi faziosi che non m'interessano frutto di fantasie antagoniste di parte!!