Sono un bevitore occasionale. Ogni tanto, quando sono particolarmente avvinto dalla avversità della vita, mi concedo un rilassamento, utilizzando l'alcool come medicinale. Di fatto, se usato correttamente, l'alcool è un ottimo medicinale e da gli stessi effetti collaterali di altri psicofarmaci usati male o quando non è necessario. Col primo giro, cioè iniziando a bere un superalcolico dai 21 ai 40%
la risposta è ottima. Prima entro in rilassamento, poi in stato di benessere, poi il benessere prosegue con leggero stato di positiva alterazione, fase in cui la mente è distolta da gni pensiero molesto e quindi da stati di grande nervosismo o depressione. Il black-out è ottimale e vivo quei momenti come provvidenziali, in quanto non sono più imprigionato dai pensieri molesti e riesco a vedere e vivere la vita positivamente. Superato lo stato di alterazione subentra uno stato di benessere; la respirazione migliora, la circolazione del sangue pare più fluida e i muscoli rilassati: segue un dolce e lungo sonno.
Peccato che il giorno successivo, non c'è santo che tenga, vado subito in craving e le dosi non sono più valide. Vado avanti con bicchieri da liquore senza risultati, a parte una piacevole sensazione di calore. In altre parole il secondo giro non funziona più e sono costretto ad aspettare qualche giorno prima di raggiungere l'ebrezza. Perché il craving è così repentino? Possibile che già al secondo giorno si debba passate da 4 a 10 bicchieri per arrivare alla stessa risposta?
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Answers & Comments
Confondi il craving (desiderio incoercibile di assumere una sostanza) con la tolleranza (necessità di aumentare le dosi per ottenere lo stesso effetto).
Ma è un dettaglio; la cosa importante è rendersi conto di viaggiare verso una dipendenza psico-fisica che sarà causa di tanti guai, ben più gravi di quelli che ti spingono oggi ad abusare occasionalmente di bevande alcooliche. Potresti già avere una steatosi epatica. Vuoi che si trasformi in epatopatia alcoolica e poi in cirrosi? Non è una bella prospettiva! E non ti elenco altri problemi...
Ecco di chi era quel fegato spappolato che ho visto sul bordo della strada... Leggere queste cose mi fa veramente accapponare la pelle, ripigliati. Non meriti nessuna risposta alla tua domanda, hai solo bisogno di aiuto, perché, prendendo per vero quello che dici, credo che tu possa rientrare nella categoria alcolisti. Te lo dico con tutto il cuore, fatti aiutare, è un problema molto grave e se ne esce col giusto supporto.
tu non sei normale.
ci pensi all'esistenza del fegato oltre che del cervello (usato male tra l'altro)?