"Lei è uno dei più grandi scrittori om.oses.suali americani.- Ha chiesto a White un giornalista - Quando si è accorto di essere americano?"
Domanda che dà per scontato che non ci sia nulla di strano nell'essere o.mos.ess.uale e che sia un elemento normale della presa di coscenza di sè così come quella della propria nazionalità.
Che ne pensate?
Update:mmm COSCIENZA, sono proprio sclerata.
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E' stata una battuta che credo abbia ripreso Luttazzi in un suo show.
Una bella battuta.
Comunque, da omosessuale, posso solo esprimere la mia esperienza personale. Non mi sono mai sentito diverso dagli altri solo per il mio orientamento, perché riguarda solo una parte del mio essere; una parte importante, ma pur sempre limitata alla sessualità che, peraltro é cosa molto privata.
Nel mio caso non c'é stata una vera e propria presa di coscienza del fatto di essere gay, ma una graduale consapevolezza di cosa significhi esserlo in una società spesso omofoba. Fortunatamente, nel frattempo si cresce, si diventa più saggi (spero) e più forti.
Buonanotte.
Paolo
Così dovrebbe essere, ma vaglielo a far capire!
6 stelline ma nessuno ti risponde? Oh caspita!