1) essere un "proletario" in uno stato socialista, avendo l'amara certezza di rimanere tale fino al termine della propria breve esistenza.
2) essere un "proletario" in una società libera (non parlo degli attuali regimi democratici), avendo la consapevolezza che con le prorie capacità e merito si possa raggiungere benessere e serenità
Update:@Spartaco:
Ogni stato é regime, democratico che sia ogni formazione statale si fonda su costrizione, violenza e servilismo.
Certo, il sogno americano é molto vicino alla mia idea di raggiungere il benessere.
Ovvio che lo stato non aiuta, lo stato non aiuta nessuno se non se stesso.
Update 3:@Spartaco:
Ogni stato é regime, democratico che sia ogni formazione statale si fonda su costrizione, violenza e servilismo.
Certo, il sogno americano é molto vicino alla mia idea di raggiungere il benessere.
Ovvio che lo stato non aiuta, lo stato non aiuta nessuno se non se stesso.
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Ma senza alcun dubbio scelgo la seconda ipotesi: desidero vivere in una società dove il merito possa emergere, venga riconosciuto e premiato. L'egualitarismo è speranza e rifugio degli inetti.
la seconda che hai detto è evidente.
però nol mondo modreno non esistono più nè la prima nè la seconda. oggi sostanzialmente esiste un liberismno sfrenato che non ti impone con le armi di rimanere povero ma di fatto te lo impone la società consumistica e la distribuzione del reddito. vallo a dire al figlio di un operaio oggi in cassa integrazione che la società gli sta offreendo la possibilità di raggiungere benessere e serenità con le sole proprie capacità . vaglieo a dire e vedi cosa ti risponde.
devi sapere che il proletario in una società "libera" partirà svantaggiato rispetto al figlio dell'imprenditore....non ci arrivi da solo?
"in una società libera (non parlo degli attuali regimi democratici)"
e di che regimi parli?
", avendo la consapevolezza che con le prorie capacità e merito si possa raggiungere benessere e serenità "
questo è il sogno americano
La "consapevolezza" che con le proprie capacità ecc.. è un'illusione, visto che non esiste l'uguaglianza della base di partenza, e visto che sempre meno lo stato garantisce in seguito la possibilità di studiare ecc... a tutti
il comunismo è il rifugio dei falliti
Meglio non essere proprio proletari, perché sia nella società capitalistica che in quella comunista vieni comunque sfruttato...
Per "società libera", immagino che tu intenda una società dove domini il mercato.
Il mercato, opera attraverso una sorta di "darwinismo sociale"...........sopravvivono i più forti o i più "meritevoli" (metto le virgolette apposta), e gli altri possono anche crepare di fame.
Questa NON è la società che io voglio.
Io mi domando, è possibile che non ci siano alternative migliori alla merdà comunista?