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Non exiguum temporis habemus, sed multum perdidimus.

Calcola quanto del tuo tempo ti hanno sottratto creditori, amanti, superiori e collaboratori, quanto le liti in famiglia e le punizioni dei servi, quanto gli impegni mondani andando in giro per la città. Aggiungi le malattie che ti sei procurato da solo e il tempo rimasto inutilizzato, e ti accorgerai di avere molti meno anni di quanti ne conti di solito. Cerca di ricordare quando sei stato fermo nei tuoi propositi; quante giornate sono trascorse proprio come avevi stabilito; quando sei stato padrone di te stesso, e il tuo volto è rimasto impassibile e il tuo animo intrepido; cosa hai realizzato in una vita così lunga e quanto della tua vita ti è stato sottratto dagli altri senza che te ne rendessi conto di quel che perdevi, e il tempo che ti hanno portato via l'inutile dolore, la sciocca allegria, un'avidità insaziabile, il frivolo conversare... Vedrai quanto poco, in definitiva, ti sia rimasto del tuo; allora capirai che muori prematuramente.» Quale ne è dunque la causa? È che vivete come se doveste vivere per sempre, non vi ricordate della vostra precarietà; non osservate quanto tempo è già trascorso, lo sciupate come se ne aveste in abbondanza, mentre invece proprio quella giornata che state dedicando a qualcuno o a un affare qualsiasi, potrebbe essere l'ultima.

Non mi impegno più di tanto.

Che ne pensiamo?

Tanta roba.

Beh, cos'altro si può pensare o dire sul tempo, sulle regole del tempo, sull'urgenza a terminare prima del termine?

Gioiellino, si.

Mah...

...se ne potrebbe parlare.

Il tempo ha regole definite dallo scandire umano che non ha come unità di misura il "secondo". Ne la sua percezione è limitata ad un unica direzione. E' la dimensione del tutto e il contrario di tutto. Dell'ero adiacente al sarò, del mai perso nel per sempre, del non è stato perchè è stato...

In quanto al "gioiellino" difficile esprimere un giudizio senza sapere il contesto in cui è calato.

Il tempo non esiste, è un invenzione nostra,abbiamo bisogno di misurarlo per problemi pratici, ma sopratutto perché, essendo mortali, il nostro tempo è limitato, se fossimo immortali il tempo avrebbe poca importanza, servirebbe solo a misurare quante tenere sul fuoco il cibo per non bruciarlo, il lavoro non si misurerebbe più su quanto tempo lavoriamo, ma su quello che produciamo indipendentemente dal tempo.

http://www.youtube.com/watch?v=yrAthzegEbU

Alla fine del tempo , se mai ci sarà , vedremo cosa sarà rimasto . Nulla penso ed il tempo sarà vuoto .

Purtroppo non ho abbastanza tempo per rispondere.

Il tempo fugge perché cercano di ammazzarlo.

Non abbiamo deciso che il tempo è poco: il tempo E' poco. Tutto volge, più o meno velocemente, verso la conclusione dei cicli di esistenza, per noi, per gli animali e le piante, anche per le cose inanimate. Ciò dà anche, per paradosso, valore alla vita, a quel poco tempo risicato e instabile che trema intorno a noi.

non rimpiango le persone che ho perso con il tempo, ma rimpiango il tempo che ho perso con certe persone!

CGJ

Lo abbiamo deciso , perchè in questo modo abbiamo uno stimolo in più per fare le cose .

Pur troppo se non abbiamo stimoli , e non ci sentiamo davvero costretti nel fare qualcosa noi non la facciamo .

Siamo prevedibili e facili da controllare...

Alla fine siamo vittime di noi stessi .

Ci troviamo , in mezzo ad ingiustizie ed il tempo e sempre con noi solo che il problema e solo uno "lo trascuriamo ... "

Trascuriamo il tempo e il nostro futuro .