Non riesco ancora a sentirmi a casa da nessuna parte
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Voglio raccontare questo episodio:
Alcuni anni fa, andai a Castiglione della Pescaia con mia madre e lei mi portò a fare visita ad una sua amica che viveva lì vicino. L'aveva conosciuta quando la mia famiglia viveva là, e io avevo 2 anni.
Io convinta di non essere mai stata in quella casa, entro e lì per lì mi pare un luogo che vedo per la prima volta. Poi improvvisamente un androne delle scale mi trasmette una strana sensazione, come di deja vu. Lo stesso accade con la porta di accesso al giardino. Mi sento strana e come ipnotizzata, quella casa mi parlava!
Quando siamo uscite ho chiesto a mia madre se quella era la stessa casa in cui la signora abitava negli anni '70.
"Certo!" è stata la risposta di mia madre, "ci sei stata tante volte da bambina".
Che cosa incredibile: non mi ricordo nulla di quando avevo due anni, eppure quella casa era dentro alla mia memoria, da qualche parte, in un anfratto remoto
Io, essendo un extracomunitario, posso definire 'casa' una casa che non è nel mio paese?
Così, per curiosità.
Se si, ed in tal caso, facendo un totale di dove sono nato, e mischiando la mia esperienza stile 'I viaggi di Gulliver', direi che ho cambiato 9 case. Escluso due 'case' di cura. (son sempre case)
Perdonami, mi son dimenticato di aggiungere un dettaglio: nella casa in cui ho 'vissuto' è quella dei miei nonni materni. Forse è l'unica cosa che sono riuscito a vivere come si deve, in questa mia piccola ed umile vita fino ad ora.
Ma solo la metà abitate visceralmente, reciprocamente (presente? tu-che-abiti-la-casa-che-ti-abita).
Trastevere, esattamente tra Regina Coeli e l'Orto botanico, ai piedi del Gianicolo, lì sono nato, lì è nato mio padre, il padre di mio padre e il padre del padre di mio padre (pare una roba da Italo Calvino, o Marquez), la romanità delle proverbiali 'sette generazioni'.
La casa era immensa, un palazzetto del '600 di quasi 300mq con un chiostrino interno dove mio nonno aveva 'bottega' (poi si trasferì lì accanto, sul sungotevere).
Nonostante fossi molto piccolo ricordo un sacco di cose, il colore esatto della cucina enorme, il lavabo in pietra in un angolo e quello in ceramica sul lato opposto.
La esatta intensità della luce della lampadina...
Bòn, poi la casa dove mi sono trasferito, a Monteverde, limitrofo al Casaletto.
Lì c'è la mia infanzia che invidio a me stesso.
La casa di mio nonno a Bracciano, dove c'erano i cani da caccia, le vasche per le anguille, le vipere sotto i sassi.
Poi un altro trasferimento da Monteverde a Monteverde, un cambio di vita che in metri si misura con poco e invece è stato un abisso.
Poi casa al mare di mia nonna, ad Anzio, dove ho scoperto veramente un sacco di cose.
Poi Ostia, che ricordo sempre e dimentico mai.
Poi il monolocale splendido a San Lorenzo, che ho dimenticato subito e dovrei ricordare un po' più spesso.
La casa di Poggio Sant'Antonio dove sono "nata" ed in cui ho vissuto fino ai cinque anni, insensatamente enorme, al quarto piano senz'ascensore, così grande che io e mio fratello avevamo una stanza da letto a testa ed una "stanza da gioco" in comune. Stranamente, non ci sono molto affezionata... forse perchè l'ho lasciata che ero ancora piccola e sprovvista di ricordi che siano più di vaghe sensazioni, immagini spizzicate e reminiscenze fumose.
La casa dove ancora abita mia madre, piena di sole e di caos, col balcone da cui si vede Capri nelle giornate in cui il cielo è nitido e la mia prima vera libreria.
Il villino sul Vesuvio dove pass(av)o le vacanze estive, la siepe di gelsomini, i pini fuori dalla porta di casa.
Le case dei miei nonni e di mia zia Terry, in cui ho speso interminabili pomeriggi in attesa che uno dei due genitori venisse a recuperarmi, vanno menzionate honoris causa.
L'appartamento piano terra di Amalfi, infestato dagli scarafaggi, che dividevo con una collega nei primi mesi di lavoro in banca
L'appartamento mio e di mio marito, in cui da subito mi sono sentita a casa, tranquilla, sorridente.
La casa al mare, quella a Praiano, aveva una balconata lunga lunga che affacciava su una spiaggetta, mi ci sedevo a terra a giocare con mia sorella, ricordo che il pavimento era di maioliche blu che ricordavano il mare e in giardino c'erano alberi di limoni che usavamo per le impepate di cozze. L'ho amata subito.
La casa dei miei, la sento 'mia' come forse non sentirò mai mai nessuna casa.
Mm..poi c'è la casa in cui abito col mio attuale fidanzato. All'inzio l'ho odiata, sempre incasinata, sporca, disordinata, valige e scatoloni ovunque e nervosismi vari.. col tempo e a poco a poco la sto 'interiorizzando' ci sto facendo amicizia, ma non la sento ancora e del tutto mia.
Due. La prima è quella dove sono nata e cresciuta per quasi 13 anni...a Bilbao in Spagna, una casa enorme in cui ho lasciato tanti bei ricordi...e quella dove vivo adesso con mia madre e mia sorella, un appartamento molto bello sopra la villa dei miei nonni :)
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Non riesco ancora a sentirmi a casa da nessuna parte
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Voglio raccontare questo episodio:
Alcuni anni fa, andai a Castiglione della Pescaia con mia madre e lei mi portò a fare visita ad una sua amica che viveva lì vicino. L'aveva conosciuta quando la mia famiglia viveva là, e io avevo 2 anni.
Io convinta di non essere mai stata in quella casa, entro e lì per lì mi pare un luogo che vedo per la prima volta. Poi improvvisamente un androne delle scale mi trasmette una strana sensazione, come di deja vu. Lo stesso accade con la porta di accesso al giardino. Mi sento strana e come ipnotizzata, quella casa mi parlava!
Quando siamo uscite ho chiesto a mia madre se quella era la stessa casa in cui la signora abitava negli anni '70.
"Certo!" è stata la risposta di mia madre, "ci sei stata tante volte da bambina".
Che cosa incredibile: non mi ricordo nulla di quando avevo due anni, eppure quella casa era dentro alla mia memoria, da qualche parte, in un anfratto remoto
Io, essendo un extracomunitario, posso definire 'casa' una casa che non è nel mio paese?
Così, per curiosità.
Se si, ed in tal caso, facendo un totale di dove sono nato, e mischiando la mia esperienza stile 'I viaggi di Gulliver', direi che ho cambiato 9 case. Escluso due 'case' di cura. (son sempre case)
Perdonami, mi son dimenticato di aggiungere un dettaglio: nella casa in cui ho 'vissuto' è quella dei miei nonni materni. Forse è l'unica cosa che sono riuscito a vivere come si deve, in questa mia piccola ed umile vita fino ad ora.
Dieci, tonde tonde.
Ma solo la metà abitate visceralmente, reciprocamente (presente? tu-che-abiti-la-casa-che-ti-abita).
Trastevere, esattamente tra Regina Coeli e l'Orto botanico, ai piedi del Gianicolo, lì sono nato, lì è nato mio padre, il padre di mio padre e il padre del padre di mio padre (pare una roba da Italo Calvino, o Marquez), la romanità delle proverbiali 'sette generazioni'.
La casa era immensa, un palazzetto del '600 di quasi 300mq con un chiostrino interno dove mio nonno aveva 'bottega' (poi si trasferì lì accanto, sul sungotevere).
Nonostante fossi molto piccolo ricordo un sacco di cose, il colore esatto della cucina enorme, il lavabo in pietra in un angolo e quello in ceramica sul lato opposto.
La esatta intensità della luce della lampadina...
Bòn, poi la casa dove mi sono trasferito, a Monteverde, limitrofo al Casaletto.
Lì c'è la mia infanzia che invidio a me stesso.
La casa di mio nonno a Bracciano, dove c'erano i cani da caccia, le vasche per le anguille, le vipere sotto i sassi.
Poi un altro trasferimento da Monteverde a Monteverde, un cambio di vita che in metri si misura con poco e invece è stato un abisso.
Poi casa al mare di mia nonna, ad Anzio, dove ho scoperto veramente un sacco di cose.
Poi Ostia, che ricordo sempre e dimentico mai.
Poi il monolocale splendido a San Lorenzo, che ho dimenticato subito e dovrei ricordare un po' più spesso.
Fine (quasi)
Moltissime. Le fondamentali:
La casa di Poggio Sant'Antonio dove sono "nata" ed in cui ho vissuto fino ai cinque anni, insensatamente enorme, al quarto piano senz'ascensore, così grande che io e mio fratello avevamo una stanza da letto a testa ed una "stanza da gioco" in comune. Stranamente, non ci sono molto affezionata... forse perchè l'ho lasciata che ero ancora piccola e sprovvista di ricordi che siano più di vaghe sensazioni, immagini spizzicate e reminiscenze fumose.
La casa dove ancora abita mia madre, piena di sole e di caos, col balcone da cui si vede Capri nelle giornate in cui il cielo è nitido e la mia prima vera libreria.
Il villino sul Vesuvio dove pass(av)o le vacanze estive, la siepe di gelsomini, i pini fuori dalla porta di casa.
Le case dei miei nonni e di mia zia Terry, in cui ho speso interminabili pomeriggi in attesa che uno dei due genitori venisse a recuperarmi, vanno menzionate honoris causa.
L'appartamento piano terra di Amalfi, infestato dagli scarafaggi, che dividevo con una collega nei primi mesi di lavoro in banca
L'appartamento mio e di mio marito, in cui da subito mi sono sentita a casa, tranquilla, sorridente.
Ma in mezzo ce ne sono stati tanti altri...
La casa al mare, quella a Praiano, aveva una balconata lunga lunga che affacciava su una spiaggetta, mi ci sedevo a terra a giocare con mia sorella, ricordo che il pavimento era di maioliche blu che ricordavano il mare e in giardino c'erano alberi di limoni che usavamo per le impepate di cozze. L'ho amata subito.
La casa dei miei, la sento 'mia' come forse non sentirò mai mai nessuna casa.
Mm..poi c'è la casa in cui abito col mio attuale fidanzato. All'inzio l'ho odiata, sempre incasinata, sporca, disordinata, valige e scatoloni ovunque e nervosismi vari.. col tempo e a poco a poco la sto 'interiorizzando' ci sto facendo amicizia, ma non la sento ancora e del tutto mia.
Io due come si usava negli anni 50 ^__^
Ah, no 3 dai.
Uhmm
Quella in cui sono nata
L'altra da emigrata, ma non la ricordo che mio papà ci tenne solo il tempo di darsi ragione sul legame alla propria terra.
Quella della prima fase adolescenziale
Quella della seconda fase
Quella della giovinezza, in cui vivo ancora.
Poi ci sarebbe quella delle "fughe" ma non consideriamola, su^-^
Almeno 6
Due. La prima è quella dove sono nata e cresciuta per quasi 13 anni...a Bilbao in Spagna, una casa enorme in cui ho lasciato tanti bei ricordi...e quella dove vivo adesso con mia madre e mia sorella, un appartamento molto bello sopra la villa dei miei nonni :)
Tre case...una è quasi sepolta nell'oblio, risale alla mia infanzia. Le altre due mi hanno fedelmente accompagnato nel resto della mia vita...
ciao