Avete presente quando il vostro briciolo di dignità di riduce in polvere con cui l'unica cosa da fare è tirarla su col nasino per non perderla completamente? Stasera siamo a questo punto. Bel punto, direte voi. Insomma, ribatto io. Tocca a voi. No, tocca a me fingere che siate voi a parlare dislocando come un muto ventriloquo i miei pensieri alle figure, alle figure. Mio padre mi ha rivolto la parola a metà della frase e mi sono perso ciò che stavo per dire. Nessun rimpianto, procediamo verso i nuovi lidi delle vecchie conquiste. Magari quelle a cui non ho prestato molta attenzione da subito. Come il Portogallo col Brasile. Che fondello stratosferico quel maledetto Cabral, per evitare il vento ha scoperto una nuova terra. Anch'io lo voglio fare. Forse l'ho già fatto. Evitando di toccare certi argomenti ne ho scoperti altri. Scoperti nel senso di pensati personalmente per la prima volta, non voglio arrogarmi nessuna genialata. Una volta in università dissi a una ragazza di filosofia appena conosciuta che il pessimismo è il sale della vita. E lei mi fa Di chi è? Con una faccia tutta scema. Con estrema modestia le ho risposto che non era di nessuno e con una faccia ancora più scema mi fa Ma allora è tua! E quindi? Un altro giorno, mentre tentavo di allontanare la pur vaga idea di contatto umano, la ribecco e se ne esce con un Di che umore sei? Pessimo, al che cerco di andare in bagno, ma lei mi guarda con la solita faccia e fa Io di ottimo umore e quando sono così dicono che sono contagiosa. La squadro, tutta vestita da alternativa ronciosa e me ne vado al cesso borbottando un Bene. Ma può fregarmene qualcosa? Probabilmente ho sbagliato il sottofondo musicale per questa scrittura compulsiva, i Kinks sono troppo invasivi. Metto gli Alan Parsons Project, così domani Mostro quando legge dice che la fanno addormentare dopo la prima canzone, figuriamoci ascoltare sei album. Giusto? A me piacciono tanto, ma non ne voglio fare una questione importante stasera. Facciamo finta che nessuno abbia scritto di musica. Ulisse è intervenuto? Non me ne sono accorto. Ogni tanto devo ripetermi che identificare Ulisse e Nessuno non è più divertente da almeno tremila anni. E non è un'iperbole, per Giove. Qualcuno sa come si dice nessuno in greco? Non ho fatto il Classico, con mio grande rammarico. Ve lo immaginate? Quaesitum Nemini. No, faceva più ridere quando l'ho pensata. Pazienza, mi sa che sto perdendo l'afflato necessario per continuare a scrivere e ho scritto pochissimo. Perciò ora farò una breve pausa, se quando ricomincerò avrò trovato l'ispirazione continuerò, altrimenti non saprete mai nulla di tutto ciò. Ho trovato, fumo. Ci credete che c'è gente che si droga bene o male abitualmente e che ancora non ha imparato a fare su? Ma si può? È come essere alcolizzati e non sapere svitare i tappi o aprire le lattne. Personaggi tristi, insomma. Ecco, ma se poi non mi venisse niente da scrivere? E se trovassi quest'azione particolarmente difficile? E ancor più il rileggere? Ieri un mio amico mi ha scritto Sono ancorenza sigarette! La mia esclamazione è stata Che bella crasi. Nessuno mi ha capito. E così torniamo a Ulisse. Sempre che abbia parlato di Ulisse prima. Sì, eccolo lì. Bene. E intanto dondolo e rido. Possiamo farcela, abbiamo la tecnologia. A quanto sono arrivato? Ancora un po' troppo poco. Ma io non so davvero cosa dire. Mi prude la barba. Dovrei tagliarla, si sta allungando troppo. Però quel flauto di rasoio mi fa male. Fa ridere che non possa scrivere le bestemmie? No. Quindi smetti d ridere. Scriverò un libro Cento e un modi per non farsi pubblicare una domanda. O farsi sfottere a vita. Tutta colpa di Nonno Eugenio. No, non me la sono presa, gnè gnè. Il problema è che noi ci incontriamo sempre in questi frangenti. Ho scritto tutto di fila! Punto esclamativo. Ti odio. Esistono i Cacaristoranti? Lo metterò come titolo, così vediamo se la censurano. Non oseranno! Infedeli! Bella, sono preso benissimo. Ho un momento di smarrimento. Pensavo di aver scritto più boiate. Nella mia mente è stato tutto infinitamente più lungo e dettagliato. Che avventure per le e. E nel senso di e minuscole. Chiaro, no? E porca miseria. Durududu. Sono un pirla. Mi minaccio da solo. E tra un po' qualcuno viene a vedere che succede. Scattano gli allarmi! Some Other Time. No, adesso. Muahahah. Oh càzzo. Chi trova sta cosa muore dalle risate. Forse no. Va beh, io mi . Ok, io sto ridendo come un pirla. Che ora è? Tardi. Ultimamente mi viene da ballare. Quando mi sballo, intendo. Ballo nello Sballo, oh yeah. Tunz tunz tunz. Sì...
Update:ESISTONO I CACARISTORANTI!?!?!?!? AH AH EH EH
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OH OH UH UH NON LA COLLA. HI HI
BASTA, PER FAVORE.
Update 3:Non drogatevi.
Copyright © 2024 Q2A.ES - All rights reserved.
Answers & Comments
Verified answer
L'ho letto tutto *-* Uau.
Torno a vedermi Spongebob.
Tu Anti, vai a dormire.
Ciao, eh eh. Ah ah. No, No, no! No! Ah ah, eh eh.
Bastàrdi. Bella. Ciao.
Non lo so fare. Non ci si riesce. Pensare è da tutti, scrivere è da tutti, scrivere quello che si pensa è da pochi.
Il signore con gli occhiali da sole entrò nella pizzeria e si avvicinò al bancone, con fare amichevole e molleggiato, i suoi pantaloni neri gli stringevano in vita, e la camicia bianca faceva capolino in modo abbastanza imbarazzante. Un polpo, il ventosa, lo guardava sornione dal suo acquario, e, nella sua inattività politica e polemica, guardava le vicende umane, e giudicava dall’alto della sua ignoranza a ventosa. E attraverso il vetro, cosa vide il polpo. L’uomo con gli occhiali da sole urlò addosso al pizzaiolo e gli diede un ceffone, faceva dei segni come ad indicare non si capisce bene che cosa, e mostrava un rigonfiamento nel taschino della giacca. Il pizzaiolo aveva assai paura, e in un attacco di panico, prese la vanga che si usa per infornare le pizze, e la piazzò in testa al signore da sole. All’urlo dell’uomo, entrarono diversi ragazzi vestiti all’ultima moda, e cacciarono tante pistole carine; per fortuna era domenica mattina, e non c’era nessun cliente. Sentendo il trambusto, il titolare del negozio scese, e si fece ammazzare. Ma lo spettacolo smise di essere interessante per il polpo, che aderì al suo bel castello di sabbia, per proteggere il frutto di una vita di lavoro dall’attacco delle aragoste assassine. Col suo nasone faceva delle cose molto divertenti quando ecco che un fragore lo distolse dalle sue occupazioni e si trovò sul pavimento in una pozza d’acqua affianco al cadavere del pizzaiolo. Con fare fraterno gli appoggiò un tentacolo sulla testa distrutta e cominciò ad accarezzarlo con dolcezza, perché, anche se egli era la persona che più di chiunque altro era candidato all’esecuzione del ventosa, quest’ultimo aveva sviluppato una specie di rapporto di amicizia, che portava il pizzaiolo a scegliere sempre il purpetiello un po’ più a destra o un po’ più a sinistra. O almeno questo era quello che pensava lui. Il ventosa, dopo aver superato in quattro secondi le cinque fasi del lutto, si alzò in tutto il suo splendore, e si avvicinò agli esponenti della new wave of neapolitan mafia rock music, e diede uno schiaffo tentacolare a uno dei ragazzi modavestiti. Il ragazzo cadde a terra rantolando, e il polpo iniziò ad assumere una forma sempre più antropomorfa, gli crebbero degli arti, e la muscolatura umana, divenne alto più di due metri, e del polpo rimase solo la testa, e i tentacoli sull’addome. Super ventosa, allora, attaccò anche gli altri giovinastri, che, sbalorditi dalla mutazione, non sapevano a più a chi sparare, e riuscì a farli tutti secchi grazie a delle mosse polpose inventate sul momento.
”Arrh, il medico mi aveva detto che avrei avuto problemi col polpaccio”, esclamò l’uomo in completo nero, e si schiantò contro il nostro.
Il duello fu epico, ci furono coltellate, sputazzate d’inchiostro, calci col tacco, stritolamenti, pistolettate, nasate, ma alla fine chi l’ebbe vinta, fu proprio il ventosa.
In quell’esatto momento, una delle polpe dell’acquario uscì dall’acqua e si avviò verso il ventosa, e si attaccò ai suoi organi riproduttivi con la sua smocca, e il nostro si ritrovò soddisfatto delle migliori soddisfazioni che un polpo possa provare. Pensava che avrebbe potuto mettere su famiglia, e fare qualche polpetta, insieme alla sua nuova mogliettina, e ai suoi nuovi amici, la sua nuova carriera, la sua incredibile performance contro la criminalità organizzata, quando si svegliò.
Era lo stesso polpo nello stesso ristorante, senza alcuna appendice antropomorfa. Non c’era stato nessun duello con la malavita organizzata, e la polpa se la stava spassando con un granchio.
Il ventosa fu afferrato dal pizzaiolo, e con una parabola assai virtuosa, si ritrovò catapultato in una padella piena di olio.
Frrrrrrrr.
Il signor di costanzo, quel giorno, mangiò una frittura di pesce deliziosa, e assai antiracket.
Io ho letto tutto e non riso mai. Forse la prendevamo a ridere se stavo la', venuto dal mio letamaio fino a quel cacà toio dove ti trovi, riso della nostra accidia, cosi' simile alla digestione lunga tre giorni che ci avrebbe procurato quella cacà ta di cena cinese che avresti scelto alla rosticceria che scegli sempre perche' e' cosi' vicino casa. Avremmo riso dopo e durante il fumo, per il pezzetto di cipolla sul filtro, notando che nel cibo acquistato la cipolla non c'era. Avrei sorriso io cercando di convincerti che se ti fai crescere la barba per altri venti giorni non pruderebbe piu' comunque, se riuscissi a convincerti che anche lei va lavata. Avremmo riso dell' insensatezza della mia prestigiosa scelta del vino, cosi' in contrasto con la mia faccia e i tuoi stracci. Avremmo ridacchiato sbavicchiando come stronzì un po' annacquati, pensando " no, domani non ci svegliamo, tra trenta trenta secondi sara' mattino ", tra trenta secondi usciamo.
http://youtu.be/ad1pZCey4lA
Sono fatto come un tacchino, ma questa cosa l'avrei letta tutta e trovata divertente anche da sano.
Ma non ti vergogni?
Infilarmi nelle tue domande tra un domani e un quando!
Avresti almeno potuto mettermi che so tra venti e ?
Però potevi anche mettermi tra scema e .
Ok, non mi lamento.
Tanto le tue domande hanno vita breve e tra qualche ora di tutto questo non ci sarà più memoria.
Hail to you, Sandokan!
Piacere mio!
Che cattivoni gli inglesi, eh? Meno male che c'è la panthera tigris!