Tarantino, intendiamoci, mi è simpaticissimo. Gran narratore e montatore di storie, ma...
Sarà che ho ancora negli occhi "Senza un attimo di tregua", ma ce lo vedete Lee Marvin ballare il twist con Uma Thurman?
Vengo alla domanda: in questi ultimi 30 anni non avete notato che il noir non è più così tragico, solenne, nerissimo appunto.
Penso, come esempio, a tre film che ho amato moltissimo: Contratto per uccidere di Siegel, Yakuza di Pollack, Bersaglio di notte di Penn.
In che cosa è cambiato, o cosa ha un po' snaturato il genere e perchè?
Grazie.
Update:Non intendevo confondere pulp e noir. Il primo si è sovrapposto un po' al primo. E i noir ormai si fanno più in Europa (Chabrol, Marchal, persino Kaurismaki e qualcuno vede noir anche ne "Le conseguenze dell'amore") che in Usa.
Se è vero che il primo noir della storia è stato "Edipo re" , forse gli elisabettiani sono stati primi pulp con Marlowe (Christopher non Philip).
Grazie delle vostre risposte piene di nostalgia, come me.
Update 3:Grazie a tutti. Alla panoramica offertami da 1000 dollari e grazie per aver rispolverati tanti bei titoli ancora belli.
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Non so se sia un difetto, ma questo genere di film ha perso in lirismo, pessimismo, non esistono più le pause e i tempi morti, i personaggi non sono più colmplessi e tormentati come una volta, e soprattutto non sono più perdenti e disperatamente romantici. Dove trovi oggi un film folle come "Voglio la testa di Garcia" di quel genio Peckinpah?
Tarantino ha il merito di aver portato freschezza e originalità, anche se in fondo lui non fa altro che riciclare e rivisitare un genere che ormai si era spento e non attirava più il pubblico. Ha sdrammatizato la violenza e ha reso anche i criminali più sadici dei simpaticoni, pensiamo a Madsen/Mr. Blonde...
Direi, forse sbagliandomi, che una volta la violenza e il sangue erano ancora in grado di dare scandalo. Pensiamo ad esempio a Cane di paglia censurato quasi ovunque (senza un valido motivo a mio avviso). Inoltre la diffusione dell'informazione (qui cado nelle solite frasi fatte xD) ha contribuito a far sì che la gente divenisse più partecipe dei fatti che riguardano la criminalità . Forse registi come Scorsese o Tarantino hanno trovato un modo per sdrammatizzare tutto ciò, per riproporlo in chiave divertente, dato che il pubblico ormai era abituato a di tutto e aveva bisogno di vedere la violenza in maniera diversa (per questo Quei bravi ragazzi è il mio film preferito :D )
Rispondo con un ammonimento: tra noir e pulp c'è una bella differenza....e gli anni 80 sono un periodo di fore ribasso. I '70 sono il periodo-culmine.
Ad ogni modo...
Pensando al pulp e soprattutto al genere rivisitato da Tarantino, oltre ai già citati e blasonati titoli, non posso far a meno di scandalizzarmi se ancora non si è parlato dei grandi b-movie italiani anni '70...ovvero i cosiddetti "poliziotteschi" (indimenticabile Fernando Di Leo) e della Blaxploitation, ovvero i film della corrente afroamericana, quasi tutti gangster/pimp/drug movies, di cui Pam Grier (Jackie Brown ti ricorda qualcosa?) ne era incontrastata regina. Oltre alla carteva e mezza di romanzacci crime( non dimentichiamoci che PULP significa proprio "cartaccia" su cui erano appunto stampati i romanzi).
Ora, queste opere maledette, hanno un unico comune denominatore: il budget bassissimo e l'orario del cinema in terzo spettacolo.
Inutile che ti dica che oggi il "pulp" è sotto il dominio di hollywood, e la parola "commerciale" viene in mente spontanea.
Ma solo grazie a Tarantino e un pò a Rodriguez, che hanno rinnovato un genere che tutti avevano sepolto ormai da tempo...quindi se ci sono riusciti e c'hanno fatto un bel gruzzolo sopra, di che incolparli? ;)
quello ke dici è giusto...xo tarantino è un mito!!!!!!!!!!