Se qualcuno ci giudica??? perché abbiamo sbagliato qualcosa o siamo semplicemente usciti da quella consuetudine che dovrebbe appartenere ad uno stato di vita “normale” per i più, dovremmo ignorare e sorridere di lui?????
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io preferirei prenderlo per il colletto e vomitargli addosso tutto ciò che provo, che sento, che sono, strappargli l'anima e portarla nel mio monmdo per fargli toccare con mano il motivo di tutto ciò che dico, che sono...
sai.. essere sempre diplomatici.
cercare di nn essere in contraddizione portando avanti un discorso tranquillo, accettare (o rassegnarsi) al parere negativo dell'altro per lsciarlo libero come vorremmo essere lasciati liberi noi...
ma poi alla fine a che ha portato?
io vedo gli altri dettare regole per il loro banalissimo conformismo, per cui, anche se avessimo entrambi torto, almeno io la mia idea ed il mio modo di vivere l'arvò fondato sull'originalità, sulla mia unicità,e porvando a tracciare strade nuove, mentre loro? che hanno semplicemete copiato? che si sn venduti alla consuetudine? che hanno sbagliato oggetto da cui copiare...
dopo una vita che passi accettando le "non condivisioni" degli altri incomincia a pensare che ci sia qualcosa di sbagliato.
loro che dettano tutte le loro moralissima regole a cui trasgrediscono tranquillamente, ma sono giustificati, loro, sn stati deboli, o hanno fatto qualcosa di comprensibile, e chissà perchè a sceglie di prendere una strada diversa anzichè una strada consuetudinaria per poi deviare il suo percorso, la comprensione nn viene mai concessa!
mancare si, purchè si sostenga suddetta consuetudine, ma scegliere di essere coerenti ad un'altra decisione no.
sempre pareri su ciò che nn si conosce, sempre posizioni su campi n propri ma a spese di altri, semrpe la presunzione che ciò che vale epr te valga per gli altri, ed il rifiuto di considerare eventuali differenze, anche se nn si vedono...
mi sn vista persone che ne sapevano meno di me salire in catterdra ed insegnaarmi la vita (preterndere di insegnarmi) a me... io che sn una sopravvissuta esistenziale.
mi sn vista persone che facevano ragionamenti (non loro ma di quelli che stato, cultura ,tradizione, mette a disposizione di chi nn ha voglia di farsene uno proprio) in cui si invalidavano le mie posizioni...
sempre inestatto
sempre
sempre inaccettabili le mie posizioni, il mio modo di vedere le cose, di sentire, di vivere. di desiderare la vita, di sentire i bisogni, di desiderare semplicemente...
a che serve accettare i pareri che nn ti accettano?
perchè mettersi dietro rispetto al diritto di espressione altrui?
(e questo discorso vale anche epr chi sbaglia, perchè l'errore è il più grabde diritto è la fonte di crescita, se così nn fosse il genitore iperprotettivo sarebbe il migliore, invece che una tragedia per i figli... perchè costui, ammesso che abbia ragione, deve togliermi l'importanza della scoperta? perchè nn può lasciarmi fare ciò che penso e lasciarmi constatare da me? e chi lo dice che abbia ragione? in base a quali criteri? e se i criteri di base fossero diversi? se la stessa cosa per lui fosse negativa e per me positiva? se sei un pesce nn puoi vivere in superficie punto. se sei un felino nn puoi vivere nell'oceano... e neppure i pesci vivono nelle stesse acque...
e la comprensione che merito, ammesso che io avevo sbagliato anche secondo i miei stessi canoni? e il diritto ad essere protagonista delle mie scelte, il diritto all'autodeterminazione? perchè una persona, in teoria per un mio vantaggio deve venirmi a dire cosa è giusto e cosa n, deve prendere la mia situazione nelle sue mani? perchè deve avere un potere su di me? chi mi dice che sarà in grado? chi mi dice che avrà l'onestà di nn strumentalizzarmi ad i suoi fini... anche involontariamente...
la comprensione dov'è?
ovviamente mi riferisco solo a chi giudica nn a chi da un'opinione, e all'errore che nn si riflette sull'altrui persona.)
la comprensione dov'è?
no davvero. io la pretendo.
dopo una vita passata a mettermi in discussione per nn fare del male agli altro, perchè per mantenere una consuetudine si è disposti a distruggere me?
che me lo spiegassero e dopo apro una conversazione civile...
dopo una vita passata a mettermi in discussione per nn fare del male agli altri, perchè gli altri mi fanno del male con tanta noncuranza?
la comprensione nn si puù pretendere?
per me è un diritto.
per l'essere umano essere comrpesi è un bisogno.
come il cibo,
più di un tetto.
perchè senza casa si può pure vivere, senza comprensione no.
ok è stato un grandissimo sfogo, ma penso di averti risposto.
cosa fare di foronte a chi ti giudica?
guardalo negli occhi.
e espiegagli tutte le tue ragioni.
non solo, quelle,
sipegagli, semplicemente, tutto.
tutte le differenze tra voi che nn gli consentono di capire... il tuo ritenere, il tuo pensiero, il tuo sentire,
nulla è così incontestabile della sincerità.
bisogna fare una cosa sola Be Yourself sempre sempre sempre chi giudica ,giudica per invidia o perche non ha un ***** da fare
Forse semplicemente dovremmo provare compassione per chi è capace di eleggersi a giudice,
Dipende da chi formula il giudizio e in merito a cosa; se è un nostro amico possiamo valutare il giudizio e fare le opportune riflessioni e nel caso riconoscere un errore commesso (chi non ne fa?) o portare avanti le nostre tesi; questo quanto riguarda argomenti che possono venir giudicati, quando si rientra nella sfera strettamente personale direi che nessuno è autorizzato a dare giudizi e, comunque, in ogni caso, non ignorerei la cosa né tantomeno ne sorriderei, l'affronterei con la serietà del caso ... ciao e bella vita ;-)
che giudicassero! non si può stare a sentire tutto quello ke la gente dice di te...
se qualcuno giudica,e' perche' per primo giudica se stesso.
ciao divina Pheobe
brian
Non m'importa molto di chi mi giudica...significa che è una persona molto superficiale e per niente intelligente.Non si giudica nessuno...siamo tutti diversi e allo stesso tempo uguali...io rimango me stessa,sempre!Gli altri se si divertono così...facciano pure...io rispondo col sorriso!;)
buon giorno
conosco bene l' argomento
lascio che lo facciano
in fondo
non mi frega nulla
buona giornata
pino @
la domanda, secondo me, dovrebbe riguardare il "cosa è normale"!? se uno fa ciò che si sente, anche se al di fuori degli stereotipi della cosiddetta normalità, e qualcun altro sente di giudicarlo... allora vuol dire che quel qualcuno, in ciò che ha fatto, ci ha proprio azzeccato! Normalmente, per il mio modo di vedere, il giudizio viene dall'invidia. Ignorare e sorridere? No no... fare proprio finta di niente e camminare a testa alta, continuando per la nostra strada. P.S. molti nemici, molto onore! :-)
sorridiamo del vizio dei nostri simili di giudicare tutto e tutti: viviamo e lasciamo vivere, prima o poi ognuno avrà il giudizio che si merita.
Credo che ignorare, senza giudicare a nostra volta, sia la cosa migliore ..magari - appunto- ridendoci anche sopra...ma chi sono gli altri per giudicare noi, le nostre scelte, la nostra vita?!